Dopo aver avviato un’attività, può capitare che il regime fiscale scelto inizialmente non sia più quello più conveniente. Magari hai iniziato in forfettario e ora i tuoi ricavi crescono, oppure hai esigenze di deduzioni maggiori e stai valutando il regime ordinario. Ma come si cambia regime fiscale? E quando conviene farlo?

Quando è possibile cambiare regime?

Il passaggio da un regime all’altro può avvenire:

  • Automaticamente, quando si superano i limiti previsti (es. 85.000€ di ricavi per il forfettario);
  • Volontariamente, su scelta del contribuente, comunicandolo nel momento corretto.

In genere, il cambio avviene con effetto dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui si fa la scelta o si verifica la causa di esclusione.

Come comunicarlo

  • Per il passaggio dal forfettario all’ordinario, basta comportarsi coerentemente dal punto di vista contabile e fiscale (es. tenuta della contabilità ordinaria, addebito IVA in fattura);
  • Per il ritorno all’ordinario dopo il forfettario è necessario rimanere fuori dal regime agevolato per almeno tre anni (salvo revoca implicita o decadenza obbligatoria);
  • In ogni caso, il cambio va comunicato in dichiarazione dei redditi.

Cosa valutare prima di cambiare

  • Volume di ricavi previsto per l’anno successivo;
  • Spese sostenute e deducibilità nel regime ordinario;
  • Presenza di collaboratori, dipendenti o beni strumentali rilevanti;
  • Accesso a bonus fiscali non compatibili col regime forfettario (es. detrazioni per ristrutturazioni, ecobonus, ecc.);
  • Strategia di crescita aziendale nel medio-lungo periodo.

Un cambio può convenire davvero?

Il passaggio all’ordinario offre più strumenti di pianificazione fiscale, ma anche maggiori adempimenti. Conviene se:

  • Hai spese elevate e vuoi dedurle;
  • Vuoi detrarre l’IVA sugli acquisti;
  • Intendi assumere personale;
  • Hai superato i limiti del regime forfettario o prevedi di farlo.

Cambiare regime fiscale non è solo una formalità: è una decisione strategica che può incidere sul cash flow, sulla gestione operativa e persino sulla competitività dell’attività. Prima di fare il passo, è bene analizzare con il proprio commercialista le proiezioni per l’anno successivo, considerando vantaggi e obblighi di ciascuna opzione.