Introduzione
Uno dei momenti più delicati – e più sottovalutati – in un cambio gestionale è la migrazione dei dati.
Tutti sanno che i dati “vanno trasferiti”, ma pochi si rendono conto di cosa comporti davvero: formati diversi, codifiche incompatibili, campi mancanti, logiche gestionali non allineate.
Eppure, stiamo parlando del cuore della tua azienda: anagrafiche clienti, prodotti, fatture, scadenze, ordini, giacenze.
Se qualcosa va storto, le conseguenze si fanno sentire in ogni reparto.
Spiegazione del tema
La migrazione dati non è un copia-incolla.
È un processo tecnico, ma anche strategico.
Serve a trasferire le informazioni essenziali dal vecchio sistema al nuovo, adattandole alla nuova struttura.
Il problema? Nessun gestionale parla esattamente la stessa lingua.
Ecco perché la migrazione va pianificata, testata e validata.
Le fasi di una migrazione dati ben fatta
- Analisi preliminare dei dati esistenti
Non tutti i dati servono, e non tutti sono puliti.
✅ Soluzione: Fai un’analisi per identificare dati da migrare, correggere incongruenze e rimuovere informazioni obsolete.
- Export strutturato e trasformazione dati
Non sempre si può trasferire tutto “as is”.
✅ Soluzione: Prepara i dati in un formato compatibile (CSV, XML, JSON, ecc.) e applica le regole di trasformazione concordate.
- Validazione finale e go-live
Solo dopo i test e le eventuali correzioni si procede con la migrazione definitiva.
✅ Soluzione: Programma la migrazione finale in un momento “calmo” per l’azienda e con supporto tecnico attivo.
Quali dati è davvero utile migrare?
- Anagrafiche clienti, fornitori e articoli
- Documenti contabili (fatture, DDT, ordini)
- Situazione magazzino
- Scadenze attive e partite aperte
- Storico vendite/acquisti (valutare se tutto o solo una parte)
Spesso non è necessario migrare l’intero storico: meglio mantenere accesso al vecchio gestionale in sola consultazione, ed evitare di appesantire inutilmente il nuovo.
Conclusione
La migrazione dati è un passaggio fondamentale che può determinare il successo o il fallimento di un cambio gestionale.
Non è solo un compito tecnico, ma una vera e propria “riorganizzazione” della memoria aziendale.
Farla bene significa partire con il piede giusto, su basi solide e pulite.